Credo

Credo nella matematica che e’ panorama mai uguale, sempre nuovo.

Credo nell’infinito, nell’abisso che ci ha donato Cantor, nell’orizzonte irraggiungibile dell’irrazionalita’ dei numeri, nell’esistenza certa di altro, di oltre.

Credo nell’incompletezza che non e’ limitazione, ma ricchezza e preludio di rinnovamento.

Credo nell’indeterminazione che ci salva con doni di sorpresa e stupore.

Credo nella geometria, che e’ universo alternativo, possibile, migliore, a volte.

Credo nelle strutture algebriche, ombra fondamentale del cuore di tutto.

Credo che si possa e si debba parlare di matematica con serenita’, onesta’ e semplicita’, senza nascondere le sue asperita’, passaggio necessario per il panorama dell’anima che offre.

Credo nell’insegnamento, quello diretto e sincero che si fa guardando negli occhi, ascoltando sempre prima di parlare.

Credo nell’ingenuita’, che e’ pura e quindi un dono, di mio figlio, nel suo volere un mondo divertente, nel suo essere bambino, nel mio essere padre sbagliato, ma presente. Sempre.

Credo in tante cose, non portatemele via.

[Appunti]

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